Diavoldivino


Covo nel ventre
o forse più giù
nell'anima timer.
La schiena che tira,
nel cielo grigino,
nei sogni disturbo
sobbollo in silenzio
nel quotidiano.

Tu non lo sai,
ma io mi preparo
in ogni tua vena,
in ogni respiro,
gli occhi sgranati,
son silenzioso,
e tu non capisci,
ma cosa succede?

E ti dici ridendo
 "guarda che spreco
tutto il mio corpo,
tutto il cervello
e tutta sta vita"
t'innervosisci
a non capire
il tempo che scorre.

Poi d'improvviso
senti nel ventre
esplodermi in corsa
un fulmine inverso
che viene dal basso
io spingo e risalgo
m'inerpico in vena
per ogni nervo.

"Eccomi - dico,
scoppiandoti in mano,
- corro veloce
risalgo il bacino
t'incendio di luce,
sgomino il cielo
ho fame feroce
ti sono destino:

Io, Diavoldivino!